Ieri sera seguendo annozero sono venuta a conoscenza di un dato che mi ha lasciato l'amaro in bocca. Durante un'intervista, ad un gruppo di ragazzi che lavorano a teatro come danzatori e musicisti per l'opera (ovviamente precari, e addirittura con contratti di 10 giorni!), il giornalista chiede " Cosa possiamo fare per salvare l'arte e la cultura italiana?" e una giovane donna prende la parola con fermezza " Voglio dire una cosa a tutti i telespettatori. L'Italia investe lo 0,33% del PIL nell'arte, praticamente molto molto meno degl'altri paesi. In realtà stiamo demolendo la struttura dell'arte e della cultura che ci viene riconosciuta da tutto il mondo. E' una cosa talmente importante che va salvaguardata..l'arte è un patrimonio comune, è universale". Oltre a questo sconcertante dato, un'altra 'confessione' che mi ha lasciato l'amaro in bocca e - devo dirlo- moltissima rabbia, è stata quella di un giovane musicista 25enne che ha vinto un concorso internazionale come primo flauto, sorpassando francesi, inglesi ed americani che concorrevano con lui, che ha un contratto a termine e con il nuovo DDL sul lavoro - promulgato dall'attuale governo - probabilmente appena scaduto il contratto a termine perderà il lavoro nell'orchestra dell'opera. Ecco. Questa è la situazione italiana. Certo non è poi così sconosciuta a tutti..ma molti ancora la ignorano ed uno dei motivi è la scarsissima informazione. Non voglio aprire una polemica sull'attuale governo altrimenti non finirei più di scrivere e poi, chi mi conosce, sa cosa penso, aldilà del mio schieramento politico, della situazione che si è creata negl'anni in Italia e che ha avuto il suo apice proprio durante la famigerata ' crisi '. Dunque, mi riallaccio ad un precedente articolo che scrissi per un giornale di costume e società, mi chiedo e vi chiedo..sta benedetta - mica tanto - crisi..è realmente economica?! Io credo proprio di no. La degenerazione della crisi sociale è quella economica, non viceversa. Queste situazioni di precarietà derivano dalla precarietà dei valori che al seguito hanno prodotto identità deboli nelle persone che sono sempre più indiviualiste e narcisiste..per dirla 'facile'... il pensiero massimo dell'individuo moderno è: '' non me ne pò fregà de meno di quello che succede fuori da me, l'importante è quello che succede con me". Una netta chiusura all'Altro da sè che ha portato oggi ad avere comportamenti razzisti nei riguardi di chi è diverso da sè, e qui non parlo solo di 'razze' ( che poi... cacchio vuol dire 'razze'?!) ma parlo di razzismo in senso ampio purtroppo. Un nuovo individualismo narcisistico ansioso ed inquieto, ripiegato su stesso, mosso da un desiderio di possesso e di benessere senza limiti...è questo il vero motivo della precarietà della vita oggi. Ci stanno facendo credere, da anni, che è l'esteriorità il mezzo per raggiungere successo sociale.. quindi via alle creme per il fisico, botulini anti rughe, chirurgia plastica per bocche, nasi e tette, la cellulite e stronzate al seguito (l'altro giorno ho visto una pubblicità di un nuovo farmaco per la cellulite perchè è considerata una vera e propria malattia. A momenti cado dal divano!). Tutto questo per distrarci dai veri problemi che sollevano solo alcuni programmi di approfondimento. E' tutto disgraziatamente collegato : la crisi dei valori, i giovani meritevoli senza lavoro o con contratti a termine, l'arte e la cultura dimenticate..e dulcis in fundo..la crisi economica. Ho notato che alcuni giovani meritevoli per farsi spazio nel mondo del lavoro, utilizzano intelligentemente la piattaforma di internet, più specificatamente facebook, dove hanno creato dei gruppi che promuovono la loro attività culturale ed artistica, la loro creatività, la loro intelligenza...ecco..l'unico mezzo per avere un angolo di cielo ( come dicevano i tiromancino) è internet. Ma è un paese normale questo?!? Io stessa l'ho utilizzato per lavorare, per creare un progetto che sto portando avanti con tantissima voglia e passione...ma se non c'era facebook, voi credete che il mio progetto sarebbe interessato ai negozi qua intorno?!? Non lo so. Ci proverò e vi dirò come va,la speranza è l'ultima a morire, dicono.
Sta di fatto che non serve andare all'estero per avere la possibilità di crearsi un proprio progetto che abbia un seguito e un'evoluzione...basta andare al nord, nella famosa Milano dove si dirigono flotte di giovani del sud e del centro Italia per avere almeno la possibilità di sperare. Personalmente non la trovo una cosa corretta trasferirsi a Milano, poi qua..nel nostro territorio chi ci rimane?! I vecchi. Siamo pieni zeppi di vecchi...vecchi poi che..se addocchiano un giovane lo indottrinano per essere ancora più vecchio del vecchio che l'ha indottrinato ( abbiamo diversi esempi anche al governo. Tristezza.). Un consiglio, da giovane quale sono, ai giovani in genere: mettete la vostra creatività, il vostro ingegno, la vostra voglia di fare e di creare, al servizio del vostro territorio...per Milano c'è tempo..è una metropoli che si evolve quasi ogni quarto d'ora, mentre il nostro territorio rischia di non evolversi nemmeno tra due secoli. E poi una specie di appello a chi di potere.Voglio sapere..lassù..seduto su quella poltrona rossa..posta al vertice della piramide del potere ( come facevano gl'egizi) c'è qualcuno che si accorge di questo?! Non ci interessa se sia di destra o di sinistra..ci interessa che SIA PRESENTE PER IL SUO PAESE. Tutto il resto è grasso che cola.
Ricordo ai più smemorati due appuntamenti del territorio marchigiano :
MAYDAY 23 MAGGIO 2010
SANT'ELPIDIO A MARE ( PROV. FERMO)
MAF MAF 8 MAGGIO 2010
( presentazione del Festival Maf Maf presso la contrada San Giovanni) SANT'ELPIDIO A MARE ( PROV. FERMO)
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